
07/04/2011 - Come è ben noto la popolazione fondana è in crescita e con essa crescono anche le povertà di una città che fino a non molti anni addietro era considerata un piccola "isola felice". Malgrado l’attività economica che da sempre ruota attorno al Mof, all’agricoltura, all’artigianato, nonché al commercio, Fondi continua ad essere uno dei comuni della provincia di Latina con il più basso numero di dichiarazioni Irpef che ne fa derivare un reddito medio al di sotto della media provinciale. Rimane il fatto che sugli oltre 142 km quadrati di estensione territoriale, ci sono ben 13.000 famiglie. Famiglie, che sono sempre state il fulcro della vita della città, ma che in questi ultimi tempi sono anche tra i soggetti più vulnerabili. A dimostrarlo sono i numeri della Caritas della parrocchia di San Paolo apostolo, la quale al momento si trova ad assistere ben 125 famiglie: 52 italiane e 73 di origine straniera. Una situazione, quella che emerge da questi dati, alla quale è difficile trovare una vera soluzione e dove si è costretti a continuare ad agire con delle iniziative così dette "tampone". Condizioni famigliari nelle quali ci sono problemi di ogni genere, dalla disoccupazione, all’alcool, a casi di malattie associate a problematiche economiche, nonché casi di abbandono degli anziani e di trascuratezza personale. Considerando che queste famiglie sono composte mediamente da 3 persone, la Caritas di San Paolo, attualmente si trova a sostenere quasi 400 persone. Se a questi numeri si vanno ad aggiungere quelli degli altri servizi rivolti ai più poveri e i numeri delle altre Caritas parrocchiali presenti in città, ci si rende conto che circa 2 persone ogni 100 abitanti a Fondi vive in situazione di grave povertà. Per tale motivo, forse, non è scontato precisare come la Caritas di San Paolo si fa carico, attraverso i propri operatori e volontari, davvero di tutto: dal cibo ai vestiti, fino anche ai medicinali, arrivando, in casi molto particolari anche al pagamento delle utenze. Situazioni di vita, che sembrano così lontane dalla nostra quotidianità che spesso ci sembra impossibile che possano trovarsi alla porta accanto a quella di casa nostra.
Simone Nardone
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07/04/2011 - Cento tonnellate di rifiuti pericolosi sequestrati e una donna di Sperlonga denunciata per il reato di danno ambientale. E’ questo il bilancio dell’operazione della Guardia di Finanza di Fondi che martedì ha fatto scattare i sigilli ad un’area di circa 3000 metri quadri nel territorio tra Fondi e Lenola. L’attenzione dei militari è stata catturata da un cantiere aperto lungo la strada regionale 637 Fondi - Lenola. In particolare, ad insospettire le Fiamme Gialle, sono state due cisterne apparentemente abbandonate, che dopo i primi riscontri sono risultate essere colme di bitume. Perlustrando il terreno adiacente, i Finanzieri si sono trovati di fronte ad un’altra sorprendente scoperta individuando, interrate, altre quattro cisterne, contenenti oli bituminosi che, come noto, sono catalogati come rifiuti speciali pericolosi. Immediatamente è scattato il sequestro delle sei cisterne, del loro contenuto, del terreno e la denuncia a piede libero, alla Procura della Repubblica di Latina, della proprietaria dell’area, per il reato di "gestione illecita di rifiuti". L’attività delle Fiamme Gialle nasce in seguito alla predisposizione di diversi servizi finalizzati alla protezione della piana di Fondi da abusi e scempi che possono anche compromettere l’equilibrio biologico dell’ambiente. Infatti, malgrado sia illegale, ancora in molti tentano di smaltire, come possibile, i rifiuti tossici o pericolosi come gli oli bituminosi.
S. N.